«Il navigante che si approssima ne sente attorno la presenza come una forza, quale è il vento o il calore o la luce; e ancora non le vede. Stanno appollaiate in silenzio sulle rocce mediterranee, sopra un mare non di naselli ma di grandi delfini, un mare dalle profondità bluastre, capace di accogliere la nave che affonderà. Tanti uomini vivono sparsi nel grande mondo, in paesi fra loro lontani, e ben poco o nulla hanno a che fare l’uno con l’altro, ma un giorno passeranno davanti all’isola delle sirene e affogheranno alla stessa maniera. Gli altri, quelli a cui non succede, se ne meravigliano per qualche giorno, poi tutto riprende ad andare avanti come prima nel vasto mondo.» (Maria Corti, Il Canto delle sirene, 1989)
IMG: Georg Janny, Badende Sirenen am Meeresgestade (1922) - collezione privata
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